sabato 19 febbraio 2011

LO SCOUTISMO

Lo scoutismo è un movimento educativo internazionale rivolto ai giovani che si propone di educare alla scoperta di sè, ad una spiritualità consapevole e alla cittadinanza attiva. Il metodo scout suddivide i ragazzi in tre fasce di età:
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Lupetti e lupette (bambini e bambine tra gli 8 e gli 11 anni) crescono in tre anni di Branco grazie ai giochi e alle attività presentate dai loro capi (chiamati Vecchi Lupi) mirate alla crescita individuale e alla valorizzazione delle peculiarità di ciascuno.
Il Libro Della Giungla è la storia che permea tutte le attività dei lupetti permettendo loro di fantasticare all’interno di un contesto per loro semplice da capire e avvincente per il linguaggio fantastico utilizzato. L’adulto entra nel mondo del bambino e della bambina perché gioca lo stesso gioco, vive negli stessi ambienti e li guida verso avventure sempre diverse e avvincenti tenendo sempre un occhio ben aperto al messaggio che vuole trasmettere grazie all’esperienza del gioco.
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Il Reparto accoglie ragazzi e ragazze tra i 12 e i 16 anni. In reparto i ragazzi vivono l'avventura all'aria aperta dormendo in tenda, cucinando da soli, esplorando con la bussola, osservando le stelle. Vivere all’interno del Reparto è un po’ come vivere nella società in cui siamo immersi ogni giorno: ci sono delle regole, dei diritti e dei doveri da rispettare e tanti momenti in cui è possibile discutere, parlare, confrontarsi e crescere insieme. Un reparto si compone di due o più squadriglie (gruppetti di 5-8 ragazzi/e) che vivono una vita comunitaria autonoma. In Reparto le cose si imparano “facendole” ovvero sperimentandole in prima persona. In reparto e soprattutto in squadriglia quindi si realizzeranno progetti e si cercherà di portarli a termine valutando il lavoro che è stato svolto per fare sempre meglio. Il reparto è cogestito da capi e ragazzi.
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Il clan è una comunità di ragazzi e ragazze tra i 17 e i 20 anni che, costruendo assieme un cammino comune, si confronta con le esperienze di vita, sociali e di fede. Il cammino non è solo intellettuale ma ha anche forti momenti fisici in cui si possono sperimentare i propri limiti e sperimentare davvero la vita comunitaria. In clan i ragazzi non svolgono più campeggi fissi, ma campi mobili durante i quali si cammina insieme e ci si accampa ogni notte in un luogo diverso. Particolare importanza ha, in questa fascia di età, la sensibilità del Servizio, inteso come dono disinteressato del proprio impegno personale: questo spirito è considerato il vero motore di coloro che "da grandi" sentiranno il richiamo del desiderio di migliorare il mondo e viverlo come loro cittadini.


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